EDIZIONE 2019
IL PARCO DI PORTOFINOTra le prime aree protette in Italia già dal 1935, il Parco di Portofino costituisce un’esemplare dimostrazione di fusione tra ambiente naturale e attività umane che si esprime in un continuo alternarsi di ecosistemi naturali e coltivazioni con una sorprendente varietà di ambienti.
Con i suoi 80 Km di sentieri segnati in poco più di 1500 ettari di territorio è un paradiso per gli amanti dell’escursionismo. Tramite la fitta rete di percorsi che lo attraversano si raggiungono ambienti selvaggi, paesaggi incantati, punti panoramici, baie e scogliere attraversando insediamenti rurali e borghi marinari ricchi d’arte e di storia. |
IL SEMAFORO VECCHIO
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Intorno al 1807 fu costruito il telegrafo e posto sulla vetta del Monte di Portofino, costituito da un grande albero verticale munito di alcuni grandi bracci mobili. Dopo il 1870 fu integrato con una rete semaforica costiera della Marina Militare per la sorveglianza del mare e il servizio meteorologico.
A causa delle frequenti nebbie e nuvole basse fu successivamente spostato in posizione più bassa e quasi a picco sul mare. Durante la seconda guerra mondiale fu utilizzato come caserma e dagli anni ‘70 divenne base antincendio dei Vigili del Fuoco. |
Fondata nel XII secolo dai monaci francesi di San Rufo fu vivace centro religioso fino all’inizio dell’800 quando fu sconsacrata e utilizzata dai pescatori come ricovero per le reti e gli attrezzi, per tornare poi alla sua funzione religiosa dal 1870.
Si racconta che nei secoli i marinai camoglini venissero quassù a domandare la protezione di San Nicolò prima di salpare nel mare tempestoso e infestato dai Saraceni, ne è testimonianza l’affresco nell’abside di devozione al santo protettore dei marinai. |
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